giovedì 23 luglio 2009

Casa mia, casa mia..


Questo è un esempio del fatto che i simpatici coniglietti non sono sempre così carini, pacifici e paurosi, come i modi di dire gli attribuiscono.
Ci sono cose che Nina non sopporta e per queste può anche trasformarsi in una belva rugnante e sgraffiante!
Ad esempio, non le si può assolutamente toccare la sua ''casa'' ovvero la sua gabbietta pena graffi e rimbrottamenti agitati.
All'inizio ho pensato che questo sia dovuto al fatto che considerasse la sua gabbietta come suo territorio, ma poi mi son resa conto che dev'essere qualcosa di più in quanto il territorio dei conigli si estende per qualche metro e lo si può facilmente capire dal fatto che vanno in giro a marchiare gli oggetti strofinando il mento, dove si trova una ghiandola odorosa. Quindi si può dire che il territorio di Nina si estende un pò per tutta la casa, e anche per il giardino, ma questo non vuol dire che se lei è libera e io mi siedo sulle poltrone lei mi assalga perchè le poltrone sono suo territorio!
Mentre, quando la mattina apro la gabbietta per pulirgliela, lei mi rugna e tenta spesso di graffiarmi!
Deve essere un pò come la sua tana, un posto privato, dove gli altri conigli non possono entrare..
Un posto da difendere a tutti i costi dalle intrusioni di estranei. I suoi ''rugni'' potrebbero voler dire: non toccarla! è casa mia!!! E in più credo che le sembri che le sottraggo il suo posto personale, dove si sente protetta e questo la spaventi un pò..
Ci sono vari modi per tenere una gabbietta: c'è chi usa la sabbietta, ma io ho sempre pensato che lei la potesse mangiare, che la stimolasse maggiormente allo scavo e che quindi creasse facilmente dei buchi da cui venisse fuori la plastica del fondo che così si sarebbe sporcata di più e che in generale favorisse di più il ristagno della pipì e quindi fosse meno igienica (in realtà non l'ho mai provata, quindi queste sono solo mie considerazioni personali).
Così ho optato per i giornali. Quattro o cinque fogli doppi e ben sovrapposti così da coprire anche gli angoli e da sostituire ogni giorno.
Anche questo crea qualche inconveniente perchè , come ho già spiegato precedentemente, lei può alzarli con le zampine e catapultare lontano tutto quello che c'è sopra e comunque scoprire la plastica sottostante e in questo caso bisognerebbe entrare con la mano e rimetterglielo a posto (anche se, protettiva com'è per casa sua, è una vera impresa!).
Ogni giorno poi, il fondo va lavato e ogni tanto andrebbe lavato a fondo per eliminare ogni traccia di pipì anziana che penetra nella plastica.
Terminata questa parte difficile, basta aggiungere fieno nella mangiatoia e acqua nel contenitore.
Ma cosa fare per calmare definitivamente le ire della padrona?
L'ideale è qualche bocconcino appetitoso (sedano, carota, mela, pesca..); lei accorre subito e in un attimo è tranquilla nella sua casetta a sgranocchiarsi tutta felice il mio regalo!!

martedì 30 giugno 2009

La società dei conigli


Se c'è una cosa che mi ha sempre affascinato sono le società animali e la loro organizzazione, con le conseguenti interazioni tra i i suoi membri. Trovo, infatti, che la sociobiologia e la socio etologia siano materie molto interessanti e desidererei approfondire al più presto l'argomento.
Non solo le società degli ''animali'' intesi come tali dall'alto del nostro piedistallo, ma anche quelle umane, secondo me sono terribilmente interessanti e meriterebbero di essere studiate (infatti sto programmando, appena ne ho le possibilità, di comprarmi ''Etologia umana'' di Irenaus Eibl-Eibesfeldt!).
Mi ha sempre colpito che ci siano molti animali sociali, ma che, contemporaneamente, non ci sia un unico tipo di organizzazione sociale: c'è chi, come i pesci o gli uccelli, si riunisce in grossi branchi dove non ci si conosce individualmente, gruppi in cui si sta insieme solo per un certo periodo dell'anno, fino a gruppi famigliari molto stretti dove tutti sono imparentati (per chi volesse approfondire l'argomento consiglio di leggere ''L'Aggressività'' di Konrad Lorenz!).
Si potrebbe però pensare che fra i mammiferi una struttura che sicuramente non troviamo è una società come quella degli insetti, come api, termiti o formiche, suddivisa in caste..Ma questo è un grosso errore, perchè ci saremmo dimenticati dell'eterocefalo glabro!
Questo piccolo animaletto, bruttino per i nostri standard, perchè senza pelo e con tutta una serie di adattamenti morfologici per il fatto che vive in un clima arido e sottoterra, ha una società che ricorda quella delle termiti: una regina (che ha la funzione di partorire in continuazione!), soldati (che difendono le tane) e operai sterili.
Si può trovare uno splendido articolo su questo piccolo animalucolo sul blog ''L'Orologiaio Miope'': è un post davvero interessante e consiglio di leggerlo!
E la società dei conigli?
I conigli vivono in gruppi con al massimo 10 adulti più qualche piccolo. Gli adulti trattano bene i piccoli, a meno che non siano in soprannumero, nel qual caso le femmine diventano aggressive e scacciano i giovani dal gruppo.
La società è prevalentemente matriarcale ( e questo spiega molte cose del comportamento di Nina, che spesso si comporta da dominante) e c'è una gerarchia lineare fra le femmine del branco.
Pochi i maschi, al massimo 3, e anche fra loro c'è una gerarchia lineare.
Ovviamente la gerarchia comporta che quelli più alti in grado mangiano e si accoppiano di più, ma devono costantemente mantenere il proprio status con comportamenti aggressivi (e di conseguenza di sottomissione da parte dei subordinati).
Molto spesso, se c'è abbondanza di cibo, più famiglie si riuniscono in grosse colonie e possono occupare spazi considerevoli!
E' ovvio che la nostra presenza e soprattuto il fatto di essere sola, fa si che sia difficile immaginare Nina in una società conigliesca, ma forse conoscendola meglio, questo ci permette anche di capire molti dei suoi comportamenti che prima ci sembravano misteriosi.
La cosa migliore è sempre osservare e farsi domande! La curiosità è la cosa più bella della scienza!

giovedì 4 giugno 2009

La catapulta


Chi ha detto che gli animali non sono creativi?
Nina, ogni giorno se ne pensa una nuova e riesce sempre a stupirmi con la sua grande fantasia in fatto di combinare guai!
Uno di questi guai particolarmente dannosi, ma anche, al tempo stesso particolarmente divertenti è quello che io ho ribattezzato: ''La catapulta''.
Ogni tanto se ne sta tranquilla nella sua gabbietta e sembra essere indaffaratissima a spolverare tutti i pezzetti di erba che trova sul giornale che ne ricopre il fondo (metto dei vecchi giornali sul fondo perchè mi sono sempre sembrati più morbidi e più facilmente pulibili così che lei resti più pulita).
Tutto ad un tratto, con i denti afferra un lembo di giornale e lo tira con violenza verso l'alto, creando un effetto catapulta di tutti i suoi ''pallini'' !!!
La scena è davvero buffa, peccato che poi bisogna cercare per tutta la stanza i proiettili però!!

martedì 12 maggio 2009

Il capo sono io!


La convivenza fra cane e coniglietta, sembra stia facendo dei piccoli passi avanti.
Nina comincia ad accettare quel ''cavallo'' che le gira intorno e Frodo comincia a perdere quell'interesse morboso dei primi tempi, e spesso, quando lei è libera, lo si vede dedicarsi ad altre occupazioni (come giocare con i suoi giocattoli o sgranocchiare un osso) senza calcolarla troppo.
Diciamo che i realtà Nina ''tollera'' questo nuovo coabitante, perchè anche se non ne ha più così paura come i primi giorni, ne è spesso infastidita e anche se lui non le fa niente, lei se ne esce con un: -'' Grufff!-''.
Quando però le interessa sa vincere le paure e diventare anche terribile!
L'altra sera, a cena, tutti e due ci gironzolavano tra i piedi sperando di ricevere qualche boccone..
Per calmarli un poco abbiamo dato una fogliolina di insalata a Nina (che ha divorato in un secondo) e un biscotto per cani a Frodo.
Lui, ovviamente, l'ha subito portato sul tappeto per mangiarselo con calma, ma Nina l'ha raggiunto in un attimo, gli ha un graffione con rugnata e il povero cagnolino è indietreggiato timido..così, la tremenda, ha potuto rubare il biscotto e sgranocchiarselo!!!
Io gliel 'ho subito tolto, naturalmente, perchè dubito che le facciano bene biscotti per cani, ma mi ha stupito come un cane grosso comunque quattro volte lei si lasci così intimidire da una piccola (ma terribile) coniglietta!
Dopo pochi minuti, di nuovo!
Ho preparato la ciotola di Frodo con un pò di carne e qualche pezzetto di pane avanzato, e dopo un attimo ecco arrivare wonder bunny che allontana il cagnetto (senza nemmeno bisogno di rugnare, stavolta!) e si pappa il pane, di cui è golosissima!!!
Un'altra mattina, Frodo dormicchiava sul tappeto e Nina scorrazzava qua e là, ad un certo punto le si è avvicinata e lui..si è messo con la pancia all'aria!!!!!!!
Un cagnone grande e grosso (anche se ha solo tre mesi, rispetto a lei è sempre grande e grosso!!) si sottomette ad una '''tenera'' coniglietta..! Che ovviamente non comprende il gesto e lo graffia.
Quello che mi domando è se sia il fatto che noi l'abbiamo spesso sgridato quando giocava con lei (per non farlo essere troppo violento) oppure lei stessa con il suo caratterino, ad aver fatto sì che lui ne abbia un pò paura e che quindi le si sottometta.
Forse è perchè Frodo è ancora un cucciolo, in fin dei conti....ma questo non cambia che Nina si senta la regina della casa!!!!

martedì 28 aprile 2009

epopea marachelle: morbido morbido


Mi sono sempre chiesta perchè gli animaletti siano così attratti dalle cose morbide!
E non parlo di cuscini o pupazzi, parlo di ''substrati''..
Quando si un biscotto ad un cagnolino, ad esempio, si è abbastanza sicuri, se c'è un tappeto nelle vicinanze, che il cane ci si dirigerà con gran sicurezza! Ma se non stiamo attenti, potrebbe andare anche sul divano o sul letto!
In effetti, anche quando hanno mal di stomaco i cagnetti cercano il morbido: corrono nell'erba, o se non possono, verso il solito, povero, tappeto..
Una delle marachelle preferite dalla Nina è infatti fere pipì in giro. Ma ovviamente spesso non solo per terra, ma su tutte le cose morbidose che trova a disposizione!
Cuscini, divano, asciugamani caduti a terra, maglie o calzini, sulle mie gambe quando la coccolo, tappeti e ovviamente sul letto (se non la si tiene d'occhio!)!
E anche quando è fuori in giardino, non ho visto mai pipì sul cemento..
Forse così, la terra assorbe maggiormente, e l'odore si nasconde di più dai predatori..perchè ovviamente parliamo di femmine, dove la demarcazione del territorio non è così importante: Probabilmente con i maschietti il discorso sarebbe diverso..
Quindi, quando i nostri bunnies sono liberi, attenzione alle cose morbidose!!!!!
Oppure preparate la lavatrice....

venerdì 17 aprile 2009

Bunny Gym


La vita dei nostri conigli, negli ultimi anni è migliorata di molto! Una volta erano costretti in gabbione comunitarie e la loro unica occupazione era mangiucchiare residui alimentari..ma dato che non era considerati proprio animali da compagnia, ma piuttosto ''per la compagnia'', se anche diventavano pigri e cicciotteli non era poi un male..anzi!!
Per fortuna (loro!!) ora le cose, per alcuni di essi, sono cambiate..!
E' importante, quindi, se teniamo al nostro coniglietto, di garantirgli la possibilità di fare un pò di esercizio fisico.
Per la loro salute è fondamentale correre, saltare e tenere in movimento quelle zampone, in modo anche da limarsi le unghiette (così noi non saremmo costretti a tagliargliele, che non è divertente nè per noi, nè per loro!) e stimolare anche la digestione.
Nina, fino a poco tempo fa, poteva stare libera tutto il giorno e la si chiudeva in gabbietta solo la notte e quando andavamo via. Spesso si assisteva a vere e proprie corse fra le stanze o salti da circo sul divano!!
Purtroppo ora, con l'arrivo del canone, la sua libertà è un poco più vigilata perchè quando sono liberi insieme è necessaria molta più attenzione da parte nostra per controllare che non si facciano male a vicenda. E in ogni caso avere a che fare con quel botolo saltellante è molto stressante per Nina e lei stessa, dopo un pò, si arrende e si rifugia in gabbietta.
Io consiglio, comunque, se si ha la possibilità, di lasciarli liberi il più possibile anche perchè è importante per il loro benessere psicologico e perchè permette loro di esprimersi naturalmente e di mostrarci tutti i comportamenti sociali senza inibizioni da sbarre!
Ovviamente se ci sono stanze con pavimenti delicati o luoghi pericolosi (tipo il mio giardino adesso, che è senza rete di protezione) che possono facilmente raggiungere, meglio limitare l'accesso a stanze e luoghi consentiti!
Anche questi dovranno essere oggetto di lavori di ''messa in sicurezza'' per renderli sicuri per loro e proteggere noi dai guai!! Spiegherò più avanti come fare...
Attenzione però! Perchè i luoghi ''proibiti'' hanno un fascino particolare sui nostri bunnies!!! E se possono, aspettano l'occasione giusta e scappano in camera, sul letto, o fuori in giardino o in bagno per usare gli asciugamani come toilette!!!
Sono molto furbi, quindi non sottovalutateli!!

mercoledì 8 aprile 2009

Scienza della comunicazione



La comunicazione: un mittente emette un messaggio contenente un informazione e un destinatario la riceve.
Ma è proprio sempre così?
Noi siamo abituati a vedere le cose dal punto di vista dell'uomo, e la prima cosa che ci viene in mente pensando ad un ''messaggio'' è una frase..pensiamo ad un dialogo insomma!
Anche fra gli uomini le conversazioni spesso non seguono lo schema della Comunicazione. Molte volte (troppe, purtroppo) il destinatario non ascolta e aspetta solo che tu abbia terminato di parlare per poter inserirsi e riversare fiumi di parole riguardanti, di solito, la sua persona..
Nel mondo degli animali tutto è molto più lineare, ma anche qui possono nascere incomprensioni.
Innanzitutto i messaggi hanno diverse forme. Fra di noi la comunicazione è soprattutto ''sonora'', mediante suoni, insomma, ma gli animali comunicano principalmente con gli odori e i comportamenti..
Naturalmente dipende dal tipo di animale: i conigli non emettono moltissimi versi e comunicano con posizioni del corpo e odori, mentre i cani, ad esempio, spesso usano quella loro bella vociona per abbaiare o uggiolare..
Ma in linea di massima sono i comportamenti a farla da padrone in un dialogo fra bestie!
Un cane adulto riconosce subito se il cagnolino che trotterella vicino a lui è un cucciolo (e non un altro cane, magari di una razza di dimensioni ridotte): il cucciolo ''piange'', si mette con la pancia all'aria e il cagnone lo annusa e riconosce l'odore di ''cucciolo''. Quindi scattano tutta una serie di inibizioni tipo il mordere forte e tutti i comportamenti in generale aggressivi, vengono inibiti.
Ma che succede se il mittente e il destinatario non parlano la stessa lingua?
Succedono guai!
Il cane vuole giocare e si china sulle zampe davanti e abbaia per invitare la coniglietta a giocare..poi le da piccole zampate..traduzione: ''-giochiamoo!-''
Ma per la coniglia, dar zampate è un segnale di aggressività, tipo :''- sta lontano o ti graffio!-'' e quindi scattano i graffioni o i tentativi di morso, di risposta che ovviamente il cagnolino interpreta come gesti giocosi e via dicendo..
Neanche gli odori possono venir in aiuto, qui..probabilmente entrambi sentono l'odore dell'altro, ma non sanno attribuirci un significato.
Nina non sa che Frodo è un cucciolo e Frodo non capisce perchè quello strano piccolo cane grigio non voglia giocare con lui!!!!
E a noi tocca far da pacieri in queste ''comunicazioni turbolente''.

mercoledì 1 aprile 2009

Il giardino dell’eden


E' arrivata la primavera e il mondo si riempie di piccoli fiorellini profumati e tenere foglioline verdi chiaro..
I nostri coniglietti hanno una voglia matta di uscire e saltellare un pò fra quell'erbetta fresca e anche a noi viene voglia di vederli correre tra i fiori!
Se si ha un giardino, quindi, è molto bello poter liberare i nostri piccoli amici in un ambiente sicuramente più naturale di quattro mura.
Ovviamente prima bisogna assicurarci che non ci siano pericoli: non ci devono essere buchi o posti dove i conigli possano facilmente rintanarsi potenzialmente pericolosi (se dobbiamo recuperarli rapidamente, diventa difficile, se si infilano in un posto dove noi non riusciamo ad arrivare con le mani e rischiamo anche di prenderci graffioni e morsiconi perchè loro si sentirebbero in trappola!).
Il luogo di ''pascolo'' dev'essere ben chiuso, recintato con rete fina (per evitare che passino fra le maglie) e senza possibili vie di fuga.
I conigli sono animali intelligenti e imparano un sacco di cose, se a loro fanno comodo, ma sono anche molto istintivi e quindi poco ammaestrabili. Se scappano in strada non si può urlargli: ''-Fermo!-'' sperando che di fermino e si siedano come un cane.
Quindi evitare assolutamente ogni possibilità di fuga, specie se si abita in luoghi trafficati, ma anche in campagna dove abbondano i nascondigli e quindi può essere difficilissimo ritrovare il fuggiasco..
Attenzione anche alle piante che si trovano nel giardino: potrebbero essere velenose e spesso i conigli cresciuti in appartamento non le sanno riconoscere (è evidente che in questo caso deve trattarsi di un carattere acquisito). Su questo sito c'è un ottimo elenco di specie velenose..
per il resto lasciamoli brucare in pace e se il nostro giardino è sprovvisto di diversità vegetale, approfittiamo per farci una passeggiata in campagna e raccogliergli qualche golosità..anche qui un ottimo sito ci aiuta a sapere che erbe prendere (ci sono anche le immagini, quindi anche i poco esperti di botanica possono cavarsela..).
E ora godiamo pure la visione dei nostri saltellanti amici nei fiori!!

mercoledì 25 marzo 2009

L'istinto....questo sconosciuto!


Durante le mie letture di etologia, mi sono recentemente imbattuta nella annosa questione della definizione del comportamento istintivo.
Gli etologi, da sempre si domandano la differenza fra comportamento innato e comportamento acquisito. Questo spesso ha fatto e continua a far nascere numerose diatribe in merito. Ad esempio Lorenz era un sostenitore dei caratteri innati (famosissima è la sua teoria dell'imprinting) e portava l'esempio del pulcino di gallina che riconosce il verso della madre, anche se è appena uscito dall'uovo..altri però sostengono che molti caratteri, siano stati erroneamente considerati ''istintivi'' spiegando, ad esempio, che il pulcino ha già udito il verso della madre quando era all'interno dell'uovo!
Tuttora questa è una delle questione calde dell'etologia e solitamente gli etologi si schierano in uno dei due partiti.
Io credo che la difficoltà sia nel poter identificare con assoluta certezza i fattori che inducono un certo comportamento per poterlo definire innato o acquisito.
Un altro famoso studioso, amico di Lorenz, Nikolaas Tinbergen sosteneva poi che l'istinto fosse molto simile ad una catena azione - reazione (Lo studio dell'istinto -The Study of Instinct, 1951).
D'altra parte, lui era un fisiologo e quindi è comprensibile il suo ragionamento..
Un gatto o un cane che vede correre qualcosa delle dimensioni giuste davanti a lui, scatta e gli corre dietro o il falco che vede una lepre si getta in picchiata per prenderla.
Il segnale può provenire anche dall'interno dell'animale, un segnale di tipo ormonale. Quando è primavera gli animali cominciano a preparare il nido e a cercarsi un compagno..anche se non sanno come si fa, perchè non l'hanno mai fatto prima, alla fine ci riescono alla perfezione!
Anche Nina quando scava è perfetta, compie dei gesti precisi e identici a quelli di un coniglio selvatico che si scava la tana..ma lei non ha mai visto un coniglio selvatico in tutta la sua vita?
E allora mi domando: come fa a sapere come si fa?
Però non può essere solo azione e reazione, perchè, come ho già detto, gli animali sanno anche adattarsi e modificare le loro azioni in base alle situazioni che cambiano..
Insomma, io penso che sia davvero difficile anche solo scorgerlo, il confine fra comportamento istintivo ed innato e acquisizione in base all'esperienza..
Dove finisce uno e dove termina l'altro?

lunedì 23 marzo 2009

incontri ravvicinati del terzo tipo...


Ieri a casa nostra è arrivato un nuovo inquilino..
Un piccolo cucciolo di cagnolino! Non è molto grande, ma neanche piccolissimo, essendo bastardino non si sa bene che dimensioni raggiungerà.
L'incontro con la conigliaccia è stato uno shock!
Lei ne era estremamente gelosa ed anche un poco impaurita...ma al tempo stessa incuriosita..!
Un passetto avanti, una rugnata, una corsa sotto il tavolo..
Un avvicinamento da dietro per annusare, ma appena cucciolo si volta lei scappa spaventata: orecchie dritte e occhi fuori dalle orbite!
Non che non abbia mai visto altri cani, per un pò ha vissuto con due canoni adulti di due e tre anni..uno dei due poi era molto esuberante e voleva giocarci spesso dandole zampate affettuose a cui lei rispondeva con sgraffiate scocciate.
Ma questo qui è nuovo, ed ha uno strano odore..
I primi tempi saranno difficili, e vorrei osservare bene come avviene la fase di conoscenza.
Io non vorrei che Nina sia gelosa, quindi le faccio molte coccole ma sembra davvero che lei faccia dispetti (combina più guai del solito in questi giorni), come a voler attirare l'attenzione!
Per ora siamo in fase di studio da entrambe le parti!

mercoledì 11 marzo 2009

Cunicolandia


E' primavera!! Cominciano le belle giornate e si fa sempre più caldo..è un peccato stare chiusi in casa!
Non c'è niente di meglio che uscire e far scorrazzare i nostri piccoli amici quadrupedi nel giardino.
Naturalmente, all'inizio, l'attenzione è calamitata dalle prime foglioline di erbetta verde brillante, tenere e fresche..un piacere dopo un inverno passato a masticare fieno!!
Dopo che l'appetito è soddisfatto, ecco svegliarsi altri istinti: Nina trova un posticino dove il terreno è particolarmente morbido e comincia a scavare come un bulldozer!
Rimango ore ad osservarla, e a pensare a quale perfetta macchina da scavo sia.
Le zampe anteriori sono lunghe e affusolate con unghie potenti e si muovono ad una velocità incredibile, scavando nella terra ammorbidita dal sole primaverile. La massa di terra viena lanciata da queste turbinanti zampette all'indietro, sotto la pancia, tenuta sollevata e ben piantata dalle zampone posteriori.
Dopo che l'entrata della tana è sufficientemente delineata, non si può non pensare al vialetto d'ingresso; quindi si volta e, tenendo le zampette (ormai non più bianche) unite e dritte davanti a se, spiana la parte esterna fino a fare una specie di stradina.
E lo scavo procede..rimuovendo radici, sassetti o legnetti che intralciano l'opera, grazie ai formidabili dentini e continuando a scavare con una precisione micidiale..
Le ho visto fare una tana profonda 50 cm e lunga almeno un metro senza che neanche una delle sue piccole parti crollasse.
Naturalmente, per quanto sia affascinante, l'operazione di scavo può essere pericolosa. Può creare un tunnel per evadere dal giardino, oppure rintanarsi e diventare molto poco socievole..per non parlare del giardino!!!!
Diventa un vero groviera!
Quindi si allo scavo (è un istinto naturale che io credo vada soddisfatto) ma con moderazione!

lunedì 2 marzo 2009

Problem solving


In etologia, spesso, per capire alcuni comportamenti degli animali si ricorrono a delle prove. Ma questo fa degli etologi degli esseri estremamente dispettosi..come dimenticare Lorenz e Tinbergen che davano alle loro ochette dei palloni per vedere se gli avrebbero fatti rotolare nel nido come se fossero uova o il buon Eibl-Eibesfeldt che rubava i rametti di bocca a un cormorano maschio per vedere, quando questo tornava al nido senza niente nel becco, come avrebbe reagito la femmina (che naturalmente ha reagito: beccando in testa il povero maschio finchè lui, spaesato, le ha donato un sassetto trovato lì vicino..povero cormorano!!)
Quello che affascina, credo, sia come gli animali riescano a trovare soluzioni a problemi nuovi, elaborando nuove strategie a seconda dell'occasione.
Chauvin, nel suo ''comportamento animale'' riporta un esperimento in cui è stato offerto un pezzo di pane ad un castoro, ma il pezzo di pane era legato, tramite una cordicella, ad un albero. Al castoro erano stati messi a disposizione vari legnetti per vedere se avrebbe capito che per raggiungere il pane avrebbe dovuto costruirsi una specie di ''scaletta''.
Ma il castoro risolse elegantemente il problema rosicchiando l'albero, facendolo cadere e portandosi via il pane, alla faccia dei ricercatori!!
Sempre Chauvin nei suoi studi sui picchi, racconta che questi si creano fori negli alberi anche per incastrarci le noccioline e aprirle col becco come se fossero in uno schiaccianoci!
Insomma gli animali ci stupiscono sempre con la loro capacità di problem solving..anche Nina!
Aveva la brutta abitudine di rubare scottex sporchi dal cestino..quando me ne sono accorta e ho provveduto subito a chiuderlo lei non si è affatto persa d'animo! Con le zampe davanti gli ha dato un colpo, l'ha ribaltato e ha rubato con nonchalance gli scottex!!
La più creativa delle combinaguai!!!!!

martedì 17 febbraio 2009

Epopea marachelle 2: Evasione!


Gli animali, per quanto piccoli, hanno una spaventosa capacità di risoluzione dei problemi, tale da lasciarci spesso a bocca aperta!
Ricordo una volta che Nina mi ha davvero stupito..
Era ancora piccola, l'avevamo portata a casa da pochi giorni e avevamo deciso che, durante la notte, il posto migliore per tenere la sua gabbietta (con lei dentro per evitare danni notturni!) era la cucina. Non faceva troppo caldo e non c'erano troppi spifferi.
Dopo pochi minuti che siamo a letto ecco che ce la ritroviamo allegramente sulle coperte! Io penso subito di averle chiuso male la gabbietta, così la riporto in cucina e la rimetto dentro. Dopo pochi minuti la scena si ripete, allora stavolta, dopo averla rimessa in gabbia la spio dalla soglia della porta..
In un attimo, Nina si alza sulle zampette posteriori, infila il naso nelle fessure della portella a scorrimento che si trova nella parte superiore della gabbietta, spinge e voilà! La apre in un attimo salta fuori felice della sua evasione!!
Da quella volta dorme con noi in camera, perchè non si senta sola, ma con una molletta che blocca la portella!!

giovedì 5 febbraio 2009

Coniglio vizioso


Chiunque sa che una ragazza con gli ormoni impazziti è davvero una cosa ardua da affrontare..ma una coniglia è sicuramente peggio!!
La maturità sessuale, nei conigli, arriva intorno ai tre-quattro mesi e nella femmina l'ovulazione è indotta dal coito. Quindi non ci si deve preoccupare, perchè le conigliette non hanno le “loro cose“, ma questo non vuol dire che ogni tanto non abbiano la giornata in cui i loro ormoni si scatenino!
Quando questo succede, cominciano a comportarsi in un modo che a noi sembra strano e anormale ma che non ci deve stupire perchè accade spesso fra le femmine di animali in condizioni di stress..Nina comincia a comportarsi come un maschio: emette un verso gutturale (ggu ggu ggu), gira intorno ai piedi e cerca di montarli! Per non parlare del fatto che è estremamente nervosa, non si lascia accarezzare e morde forsennatamente le caviglie della gente!
Io penso che lo stress, qui, sia causato dal fatto che manchi un importante fattore naturale nella vita di Nina: altri conigli, specialmente maschi!
Molti dicono che, anche se il nostro coniglio non si accoppiasse, questo non porterebbe all'insorgenza di patologie o di altri problemi (tipo gravidanze isteriche) come accade ad altre femmine di altri animali a noi vicini. Nonostante questo, io sono convinta che sarebbe molto meglio, sia da un punto di vista naturale che psicologico, che almeno una volta avessero la possibilità di fare i piccoli..
Non sono ancora completamente sicura se si potrà fare, ci sono ancora molti ostacoli sulla nostra strada, ma spero davvero che un giorno la nostra Nina diventi mamma!

giovedì 22 gennaio 2009

Epopea marachelle 1: terremoto di guai in azione


Non c'è proprio dubbio: quando si tratta di combinare guai, Nina è al primo posto! Spesso però si salva dalla sgridata perchè riesce ad essere così buffa...!
Una delle sue prime marachelle l'ha fatta quand'era con noi da pochi giorni: attratta dal colore verde della piantina di rosmarino sul davanzale esegue un pericolosissimo salto di avvicinamento arrivando sulla cassapanca, poi valuta la distanza e....salta verso il rosmarino!
Peccato che la finestra era chiusa e si è presa una craniata sul vetro!!
Non si è fatta nulla, solo un attimo di confusione. Poi si è subito interessata al sacco del fieno lì accanto.
Come la volpe e l'uva: "Mica mi interessava davvero, il rosmarino!"

giovedì 15 gennaio 2009

Post anomalo n°1 : Riflessione sull'osservabilità dei comportamenti animali



Gli animali sono esseri affascinanti e non è difficile capire perchè molte persone siano state colpite dalla complessità dei loro comportamenti e per questo spinte dalla curiosità, motore di ogni scienza, a studiarli e volerli capire meglio.
Recentemente mi sono scoperta un'affamata lettrice di libri di etologia: dal guru Konrad Lorenz a Irenäus Eibl-Eibesfeldt alla famosa Jane Goodall e i suoi scimpanzè.
L'ultimo libro che ho letto, "Il comportamento degli animali", di una coppia di biologi francesi (R. e B. Chauvin), mi ha dato un interessante spunto di riflessione perchè l'ho subito collegato al mio rapporto con Nina e agli scopi di questo blog.
Gli autori, per tutto il libro, si scagliano fortemente contro gli etologi "da laboratorio" i quali pretendono di riassumere certi comportamenti animali e generalizzarli sulla base di poche attività a cui sono costretti gli animali studiati in questi laboratori, come ad esempio schiacciare un pedale per ricevere cibo o uscire da un labirinto.
Naturalmente gli animali son capaci di fare cose molto più complesse (tessere un nido, cacciare,ecc..) e quindi non c'è niente di meglio, per capire il loro comportamento, che l'osservazione diretta in natura (come faceva il buon Lorenz con le sue oche) perchè il comportamento in una situazione non naturale sarà comunque sempre diverso, anche semplicemente per la presenza dell'uomo e la sua influenza.
Questo mi ha dunque fatto pensare che,osservando Nina e i suoi comportamenti con noi, va tenuto conto che lei si trova in un ambiente che non è naturale e anche il fatto di essere da sola, senza altri conigli è una differenza importante dalle condizioni ambientali normali, quindi bisogna tener presente questo fatto perchè alcuni atteggiamenti forse in un habitat naturale non li vedremmo mai.
Questo non significa che sia meno interessante osservarla, anzi lo è tanto più perchè mi permette di vedere come un animaletto così, si adatti a viveri e come cambi il suo modo di fare a contatto con gli esseri umani.
E sembra che se la stia cavando benone..

giovedì 8 gennaio 2009

“Rispondo al nome Nina mordo ma son pulita”


Che cosa fanno i nostri amici coniglietti quando non sonnecchiano, mangiano o combinano guai?
La risposta è semplice: si dedicano alle pulizie!
I conigli sono animali molto puliti, per quanto riguarda l'igiene personale e li si può spesso osservare intenti a rimuovere, grazie alla loro linguetta ruvida, ogni sorta di sporcizia ed impurità dalla loro pelliccia. Sono anche abbastanza buffi mentre lo fanno, perchè scrollano in aria le zampe anteriori e poi se le leccano con cura, o si strofinano il muso per pulirlo oppure ancora afferrano un orecchio con le loro zampette e se lo portano a portata di lingua! Hanno anche una grande capacità di rotazione angolare delle vertebre e questo permette loro di arrivare a pulirsi persino in posti difficili come la schiena, come veri contorsionisti..!
Anche l'igiene delle parti intime è molto curata e non bisogna spaventarsi nè inorridire se talvolta li scopriamo a mangiare i proprie cacchette. Quelli che mangiano, in realtà, sono un particolare tipo di prodotti metabolici detti ciecotrofi nei quali l'organismo concentra vitamine, minerali, amminoacidi e batteri e che l'animale mangia per non scartare completamente questi composti fondamentali per il proprio metabolismo .
Quindi niente bagnetto per i nostri amici conigli! Da una parte perchè c'è sempre il rischio che vada dell'acqua nelle orecchie o in altre parti delicate con il rischio di infezioni, dall'altra perchè mi sembra che non amino particolarmente l' elemento acqua!
Nina quando si bagna, anche per sbaglio con la ciotola dell'acqua, fa sempre un'espressione contariatissima e prende a leccarsi forsennatamente come a dire: "- Come mi tolgo questa cosa di dosso? -"
Insomma bisogna lasciare che si arrangino soli per le loro grandi pulizie di primavera!

PS: Bandabardò Pedro