martedì 30 giugno 2009

La società dei conigli


Se c'è una cosa che mi ha sempre affascinato sono le società animali e la loro organizzazione, con le conseguenti interazioni tra i i suoi membri. Trovo, infatti, che la sociobiologia e la socio etologia siano materie molto interessanti e desidererei approfondire al più presto l'argomento.
Non solo le società degli ''animali'' intesi come tali dall'alto del nostro piedistallo, ma anche quelle umane, secondo me sono terribilmente interessanti e meriterebbero di essere studiate (infatti sto programmando, appena ne ho le possibilità, di comprarmi ''Etologia umana'' di Irenaus Eibl-Eibesfeldt!).
Mi ha sempre colpito che ci siano molti animali sociali, ma che, contemporaneamente, non ci sia un unico tipo di organizzazione sociale: c'è chi, come i pesci o gli uccelli, si riunisce in grossi branchi dove non ci si conosce individualmente, gruppi in cui si sta insieme solo per un certo periodo dell'anno, fino a gruppi famigliari molto stretti dove tutti sono imparentati (per chi volesse approfondire l'argomento consiglio di leggere ''L'Aggressività'' di Konrad Lorenz!).
Si potrebbe però pensare che fra i mammiferi una struttura che sicuramente non troviamo è una società come quella degli insetti, come api, termiti o formiche, suddivisa in caste..Ma questo è un grosso errore, perchè ci saremmo dimenticati dell'eterocefalo glabro!
Questo piccolo animaletto, bruttino per i nostri standard, perchè senza pelo e con tutta una serie di adattamenti morfologici per il fatto che vive in un clima arido e sottoterra, ha una società che ricorda quella delle termiti: una regina (che ha la funzione di partorire in continuazione!), soldati (che difendono le tane) e operai sterili.
Si può trovare uno splendido articolo su questo piccolo animalucolo sul blog ''L'Orologiaio Miope'': è un post davvero interessante e consiglio di leggerlo!
E la società dei conigli?
I conigli vivono in gruppi con al massimo 10 adulti più qualche piccolo. Gli adulti trattano bene i piccoli, a meno che non siano in soprannumero, nel qual caso le femmine diventano aggressive e scacciano i giovani dal gruppo.
La società è prevalentemente matriarcale ( e questo spiega molte cose del comportamento di Nina, che spesso si comporta da dominante) e c'è una gerarchia lineare fra le femmine del branco.
Pochi i maschi, al massimo 3, e anche fra loro c'è una gerarchia lineare.
Ovviamente la gerarchia comporta che quelli più alti in grado mangiano e si accoppiano di più, ma devono costantemente mantenere il proprio status con comportamenti aggressivi (e di conseguenza di sottomissione da parte dei subordinati).
Molto spesso, se c'è abbondanza di cibo, più famiglie si riuniscono in grosse colonie e possono occupare spazi considerevoli!
E' ovvio che la nostra presenza e soprattuto il fatto di essere sola, fa si che sia difficile immaginare Nina in una società conigliesca, ma forse conoscendola meglio, questo ci permette anche di capire molti dei suoi comportamenti che prima ci sembravano misteriosi.
La cosa migliore è sempre osservare e farsi domande! La curiosità è la cosa più bella della scienza!

2 commenti:

can sboldro ha detto...

basta che non segui lo spirito dell'etologia e cominci ad allevare una colonia di panteganette glabre in casa!!!

mz

gaia ha detto...

E se dopo scappano come gli scorpioni di Fabre?
Mi tocca dire: ''-Oh no, mi sono fuggiti!-'' ?